martedì 19 ottobre 2010

IL TURISMO USA E ABUSA DELLA RETE, NON SOLO STRUMENTO DI DIALOGO…

Occorre utilizzare i social forum per lo strumento che sono, ovvero per impostare un dialogo diretto con l'utente. Per essere in linea con le leggi del marketing e, soprattutto, con quelle della giurisprudenza.
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Il suggerimento arriva non a caso da Gianluca Rossoni, avvocato esperto in diritto del turismo in ambito b2b e membro del Board IFTTA (International Forum of Travel and Tourism Advocates), che parteciperà al Forum "L'equivoco dei social network" organizzato il 23 ottobre a TTG Incontri, la principale fiera del turismo b2b in Italia.
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Il proliferare di vetrine e profili costruiti in questi ultimi tempi dagli operatori del comparto per presidiare i social media impone infatti una riflessione sull'utilità del mezzo e soprattutto sull'uso più o meno corretto che se ne fa, da parte delle aziende come da parte del consumatore finale, che molto spesso li utilizza per rivalersi dei disservizi subiti.
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Ma fino a che punto è lecito servirsi del web per sconsigliare un'azienda a nuovi potenziali clienti?
"I commenti possono assumere una rilevanza penale allorché integrino gli estremi dei reati di diffamazione o tentata estorsione", chiarisce Rossoni. "Fuori da tali casi, il diritto di critica è protetto dall'articolo 21 della Costituzione che tutela la libertà di parola".
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Spesso però sono le aziende che utilizzano lo strumento per denigrare, la concorrenza sleale e va chiamato in causa l'articolo 2598 del Codice Civile, che tutela la correttezza professionale e difende da azioni idonee a danneggiare l'altrui azienda. Il vero problema in tale caso è la prova, giacché è assai arduo risalire nelle comunicazioni elettroniche dei social forum alla vera identità dell'utente.
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Ovviamente non tutte le aziende fanno uso dei social media per colpire la concorrenza.
I social network sono un potente strumento di misurazione dell'appeal turistico di un territorio, a patto che si lavori a monte nell'organizzazione delle liste dell'audience di riferimento, e che si punti sulla qualità dell'informazione piuttosto che sulla quantità. In campo turistico questo approccio è stato aggirato da molti operatori, convinti che aprendo una fan page o twittando offerte ogni minuto potessero suscitare un interesse immediato.
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E' infatti necessaria una maggiore attenzione rispetto all'uso e alle potenzialità effettive del mezzo. In futuro faremo moltissimo sui social e non esisteranno altre piattaforme. Sarà la fine delle e-mail, dei fax delle brochure, e tutto si sposterà sulle piattaforme mobili, quali Iphone, Ipad e altro ancora. E ci sono già molti esempi di come una accurata strategia di social media marketing sia più efficace di tante vecchie strategie.
Uno di questi verrà illustrato al Forum da QMark che ha realizzato per TravelPeople in collaborazione con TTG Italia una ricerca per scoprire l'uso di internet e dei social network da parte delle agenzie di viaggi.
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http://ttgincontri.it/
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