venerdì 18 settembre 2009

A CHIERI: MODA E MADE IN ITALY TRA ARTE E DESIGN




Imprenditori artigiani, artisti e designer a confronto per rilanciare il fashion in provincia di Torino.
E in omaggio al primo centenario del Futurismo gli studenti dello IED Torino presenteranno i loro lavori creativi a cui alcuni artigiani torinesi hanno dato forma


Sabato 3, 10, 17, 24 e 31 ottobre, ore 9.30-12.30, si terranno work shop riservati agli imprenditori in presenza di un rappresentante della CNA


Chieri, Imbiancheria del Vajro - via Imbiancheria, 12
3 ottobre-31 ottobre 2009
Orari apertura mostra: martedì e mercoledì, ore 9.30-12.30 - giovedì e venerdì, ore 16-19 – sabato, ore 9.30-12.30 e 16-19
Inaugurazione mostra, venerdì 2 ottobre 2009, ore 18.30

Conferenza stampa
Martedì 29 settembre – ore 11 – Chieri, Biblioteca civica, ex Area Tabasso


La contaminazione tra le competenze tecniche dell’industria tessile, il saper fare proprio della sartoria artigianale e le arti visive ha permesso di scrivere, con riferimento alla prima metà del Novecento, le pagine più prestigiose della storia della moda.

Dal Fauvisme al Cubismo, dall’Art Nouveau al Futurismo, tutte le Avanguardie artistiche hanno ispirato profondamente la moda e attraverso di essa la società e i suoi costumi, segnando di fatto l’ingresso dell’Arte con la A maiuscola nella produzione tessile seriale.Il rapporto tra l’Arte e il mondo della Moda nella sua totalità è stato a volte solo provocatorio, ma molto più spesso esplicitamente orientato a contribuire al rinnovamento della società e dei comportamenti.

In modo del tutto parallelo alla nascita della moderna comunicazione pubblicitaria, a partire dalla fine dell’Ottocento e ancor più dai primi anni del Novecento, gli artisti hanno messo a disposizione di industriali e artigiani la loro creatività per far nascere un nuovo stile di vita.Attraverso i vestiti femminili, le collane e le scarpe disegnate dai Futuristi ed in primis da Giacomo Balla, Filippo Tommaso Marinetti e Fortunato Depero, oppure gli straordinari ghirigori dinamici di colore impressi sulle sete ideate da Raoul Dufy per Bianchini-Ferrier si respira un mondo nuovo che lentamente comincia a prendere forma.

A colpire è però soprattutto un fatto: lo spirito di collaborazione e la voglia di mettersi in discussione accomuna produttori e artisti, spesso ancora non celebri nel momento in cui iniziano a provocarsi a vicenda, andando ad integrare esperienze e abilità diverse che faranno nascere qualcosa di veramente nuovo.

Il rapporto, tra la creatività artistica e la produzione di tessuti, capi d’abbigliamento e accessori è però andato indebolendosi con il passare del tempo, lasciando un vuoto che in parte è stato occupato dalle competenze del moderno design.

La mostra allestita dalla CNA Torino all’Imbiancheria del Vajro con il Patrocinio della Città di Chieri e il contributo della Camera di commercio di Torino e con la collaborazione dello IED Torino, vuole in questo senso essere di riferimento per tutte le imprese che in qualche modo si occupano di moda e che operano in provincia di Torino, proponendosi come spazio espositivo privilegiato per sartorie artigianali; piccole manifatture; ricamatrici; produttori di bijou, calzature e borse e tutto quanto rende tangibile il piacere di indossare.

L’Imbiancheria è luogo simbolico di una Torino Città della Moda d’altri tempi eppure al tempo stesso ancora viva e capace di sorprendere, popolata da un fitto sottobosco di piccole imprese che sanno ancora stare sul mercato, ma che proprio guardando all’Arte e al Design potrebbero ritrovare nuova linfa per affrontare con successo le sfide della globalizzazione e della crisi complessiva del tessile piemontese.

Non a caso, quindi, la mostra propone le opere di alcuni artisti torinesi che in varia misura hanno manifestato un interesse verso il mondo della moda, partendo dal chierese Silvio Vigliaturo che caratterizzerà fortemente gli spazi espositivi con le sue tele e le sue suggestive creazioni in vetrofusione, per arrivare a Francesco Casorati che nelle sue tele ha sempre giocato, provocatoriamente, con il concetto del filo.

E con l’obiettivo di mettere concretamente in relazione gli imprenditori appartenenti ai variegati settori della filiera del del fashion, tra loro ma soprattutto con gli artisti e i designer torinesi, la mostra prevede nelle giornate di sabato 3, 10, 17, 24 e 31 ottobre dei workshop riservati agli imprenditori.La mostra propone infine, con pari dignità, i lavori degli studenti dell’Istituto Europeo di Design di Torino che in collaborazione con alcuni artigiani selezionati da CNA Federmoda hanno concepito e realizzato capi d’abbigliamento e accessori ispirati al Futurismo di cui quest’anno cade il centenario.

Perché la forza del fashion italiano risiede da sempre nella creatività e nella cura delle lavorazioni: competenze proprie di un made in Italy di qualità tutto artigianale e piccolo industriale che deve però ancora imparare a distinguersi, uscendo da protagonista dal cono d’ombra delle grandi griffe, e questo può avvenire utilizzando anche la leva del design e le contaminazioni con il mondo dell’arte.

L’allestimento della mostra è stato curato dalla scenografa Elena Imberti di Manifactura (CNA ringrazia per la preziosa collaborazione il vetrinista Mario Barbero).

Saranno esposte opere di: Silvio Vigliaturo, Francesco Casorati, Guido Appendino, Silvio Cocco, Linda Crema, Piero Fonio, Marcello Gobbi, Gianna Tuninetti, Varrè, Mauro Villone (fotografie)

2 commenti:

  1. Foarte interesat subiectul postat de tine, m-am uitat pe blogul tau si imi place ce am vazu am sa mai revin cu siguranta.
    O zi buna!

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  2. Vă mulţumim pentru comentariu Cioara
    La revedere

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