Pluripremiata in Argentina, ignorata dai media in Italia. Con le sue ricerche ha salvato milioni di bambini. Nata a Torino nel 1910, era cugina del Premio Nobel Rita Levi-Montalcini.
Non ha mai dimenticato ciò che suo padre era solito ripeterle quando era piccola: Eugenia vuol dire “la ben nata”.
Questa donna ha mantenuto fede al suo nome, rivoluzionando la lotta alla poliomielite nel mondo: un lavoro che le ha permesso di salvare la vita, direttamente e indirettamente, a milioni di bambini.
E proprio come per la cugina, la sua passione fu la scienza.
Decise di iniziare i suoi studi nel 1929, quando le donne non avevano accesso all'istruzione superiore. Perciò frequentò il Liceo Femminile, unico modo per accedere all’Università, costretta a studiare privatamente tutte le discipline scientifiche, studiando anche 12 ore al giorno fra matematica, scienza, chimica, fisica.
Grazie al suo impegno e alla sua passione venne selezionata a far parte del dipartimento di istologia presso l'Università di Torino, dal celebre professor Giuseppe Levi.
Ma nel 1939, il fascismo costrinse a fuggire dal Paese lei, il marito e la figlia, e a stabilirsi in Argentina.
La storia Continua su Gravità Zero e su Quotidiano Piemontese.
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