Chi afferma questi semplici ma importanti concetti è il commissario europeo responsabile per la Società dell'Informazione Viviane Reding, in comunicato diffuso a Bruxelles, che spiega come i 27 Paesi dell'Unione europea devono fare di più per educare i cittadini all'utilizzo dei nuovi media, come i social network o la tv digitale, per evitare i rischi dell'esclusione.
Secondo il commissario, infatti, "le persone che non possono usare i nuovi media come le reti sociali o la televisione digitale avranno difficoltà a interagire con il mondo che li circonda e a prendervi parte".
Per la responsabile Ue, occorre quindi "fare in modo che tutti siano educati ai media cosi' che nessuno sia escluso". "Ci si rivolge sempre ai cittadini, ma loro possono rispondere?", si chiede ancora la Reding, aggiungendo: "Metterli in grado di utilizzare i media con competenza e creativita' sarebbe un passo avanti verso una nuova generazione di partecipazione democratica".
Nonostante i prezzi delle connessioni, soprattutto della banda larga, siano sempre piu' alla portata di tutti, Bruxelles sottolinea come il "24% dei cittadini europei senza Internet a casa afferma di non averlo per mancanza delle capacita' necessarie per usarlo".
Nessun commento:
Posta un commento